Sulle colline dello stretto di Messina salvatore Geraci ha fatto rivivere un grande ed antico vino, il Faro. Nella contrada Palari di Santo Stefano Briga di Messina, si estendono le storiche vigne ad alberello con uve autoctone dai nomi affascianti: Nerello mascalese. Cappuccio, Nocera, Core’ e palumba, Acitana, Galatena e Jacché. I vigneti, piantati su terrazzamenti in pietra che ne consentono il giusto drenaggio, sono esposti a sud e a sud/est con un impianto ad alberello.Il microclima è veramente unico, l’altitudine e la distanza dal mare di circa 1,5 km, garantiscono la giusta escursione termica che conferisce finezza ed eleganza al vino. Grazie a questo clima, all’età delle vigne e alla rigida selezione delle uve, la resa per pianta è naturalmente molto bassa.

L’ultima sfida di Geraci è molto più recente ma non meno affascinante, due appezzamenti sull’Etna dove produce un bianco ed un rosso encomiabili.